Anche se questo inverno è mite, ci piace ricordare il caldo estivo. In questa occasione la gran fondo del Verdicchio, con 40° a cavallo tra Marche ed Umbria.
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A cavallo tra Marche ed Umbria
Una bella pedalata in mountain bike tra Marche ed Umbria, quando c’era ancora il sole.
Raduno all’alpe della Luna
Ora appuntamento fisso dei bikers umbri, il giro Natalizio è sempre garanzia di divertimento. Così 22 bikers si ritrovano a Montagna frazione di San Sepolcro, con le loro mountain bike per un giro all mountain. La giornata prometteva nebbia, ma salendo in quota il caldo sole ci è venuto incontro e ci ha riscaldato per la giornata. Come sempre dopo il giro c’è il pranzo, spettacolare e con gli amici giusti anche di più. Dimenticavo, l’Alpe della luna confine tra Toscana, Umbria e Marche posto a me sconosciuto, mi ha sorpreso notevolmente, per i suoi trails e per i panorami, sarà presto meta di altre avventure.
video: http://youtu.be/5DQSVkiAHj4
Una calda estate
E’ iniziato l’inverno e bisogna adattarsi ad uscire in mountain bike con il freddo. Ricordando la lunga estate che quest’anno è durata fino a novembre, iniziamo con un filmato che ci rinfrescherà un po.
Monte San Vicino discesa dell’Acquarella
Andiamo a Monte San Vicino, entroterra delle Marche, ci aspetta una delle discese più divertenti dell’entroterra Marchigiano. Si sale fino al valico della Caprareccia, e si raggiunge l’ Eremo dell’Acquarella, da qui parte un sentiero divertentissimo, tutto immerso bel bosco, perfetto per la mountain bike. Oggi ci accompagnano due locals incontrati lungo il giro, come si vede nel video, giornata calda anche se c’era un po di neve, divertimento assicurato e giù in discesa.
video : http://youtu.be/sfsG0HBnNvU
Fosso di Elm
Girone in mountain bike, da monte Valmontagnana a monte Murano, entroterra delle Marche. Si sale da Fabriano e si scende a Pianello di Genga, poi si risale a Cerqueto e si scende a Pontechiaradovo. Detto così sembra complicato, ma i raiders locali conoscono le strade di cui parlo, e soprattutto conoscono i panorami ed i tralis che si incontrano lungo questo itinerario. In buona sostanza, tanto divertimento e belle discese da rifare ogni tanto.
video: http://youtu.be/vZVcjmS-kUk
San Cataldo Day
Megaraduno mountain bike a Esanatoglia, 130 persone, tagliatelle, montagna e portage.
Castelletta e il sentiero 110
Oggi pedalata in mountain bike, sulla montagna di Castelletta, paesino sito nell’entroterra delle Marche, alle pendici del monte San Vicino. Giornata fresca ma assolata, perfetta per andare in bicicletta, si parte. Per raggiungere questa zona, bisogna fare un’avvicinamento su noiosissimo asfalto, ma almeno ci si può scaldare con tutta calma, imbocchiamo il single trak che attraversa la località Vallacera e velocemente ci portiamo all’inizio del sentiero 110. Vallacera è una vallata erbosa, che mano mano diventa sempre più stretta e l’erba lascia posto a pareti calcaree, finché non si entra in un boschetto e la valle torna a riaprirsi. I panorami che ci scorrono di fronte spaziano fino al monte Conero e se la giornata è limpida si vede anche il mare. Così giungiamo al sentiero meta di giornata, prima si sale sui pedali poi si spinge per un breve tratto, infine arriva la meritata discesa verso Castelletta. Qui i panorami che vedevamo da Vallacera, diventano ancora più belli perché oltre alle montagne c’è il castello di Castelletta a fare da sfondo, e il sentiero che corre a mezza montagna lascia tutto il tempo per goderseli. Il 110 si trova in mezzo ad un bosco di faggi ed è molto facile da percorrere, non ci sono grossi ostacoli e il fondo è abbastanza regolare, così arriviamo al termine della traccia e ci tocca risalire verso il paese su comoda carrareccia. Un breve tratto asfaltato e giù di nuovo in discesa, sempre su sentiero che taglia la strada di accesso al paese, molto divertente, ma come tutte le cose belle, anche questo finisce e ci tocca ritornare a Fabriano su strada. Un’altra giornata di sole natura e mountain bike.
video http://youtu.be/YfM0tkLDv08
2%
Monte Gemmo
Escursione in mountain bike nell’entroterra Maceratese. Oggi si va a Monte Gemmo, un lungo panettone con tante cime, che si stende da Esanatoglia fino a Pioraco. Partiamo da Fabriano direttamente in bici e sappiamo che oggi sono 70 km di puro riding, non duro ma costante. Si sale per Monte Fano, poi Monte Gioco del Pallone e infine attacchiamo la salita del Gemmo, giornata calda ma non umida, ideale per pedalare, visibilità ottima, in sostanza perfetta. Per andare al Gemmo si percorrono tutte strade sterrate e single trak, solo la salita che porta ai prati sommitali è asfaltata, singolare come situazione, ma una volta arrivati in quota, si ritrovano i sentieri che tanto ci piacciono e possiamo pedalare tutta la cresta del monte, fino alla croce che sta alla fine, proprio sopra la gola calcarea di Pioraco. Una volta giunti in fondo il panorama è spettacolare, si vedono i Sibillini, il San Vicino, i monti umbri e la vallata del Verdicchio, ma noi non scendiamo verso Pioraco, ritorniamo indietro per la strada fatta e a metà creste, scendiamo verso Matelica. Prima su pratone, poi forestale ripidissima, si spinge un po su sentiero prima di ridiscendere in mezzo al bosco, percorriamo un velocissimo trail che fa sempre salita e discesa, salita e discesa, da sballo, fino ad arrivare nei pressi di Esanatoglia, dove ci aspetta il ritorno a Fabriano. Oggi purtroppo per mancanza di tempo un po di sterrato e un po d’asfalto, ma volendo con un’oretta in più si poteva fare sentiero, peccato ci rifaremo, giornata stupenda comunque, gran giro, bei sentieri e panorami mozzafiato, questa è “fortuna”.
video: http://youtu.be/YormefNcYtY
Gran fondo di Costacciaro
Andiamo a provare il circuito della Gran fondo in mountain bike di Costacciaro, si dice che ci saranno almeno 1000 persone, la curiosità è tanta. Si parte e subitoci sono degli stradoni che faranno la prima selezione, a me non piacciono ma le gare sono così, poi però s’inizia a fare sul serio, e la strada s’impenna decisamente. Si sale verso monte Cucco e anche se la strada è sempre scorrevole, la fatica farà altre vittime il giorno della gara. I panorami ora sono molto più attraenti e si arriva al punto più alto del circuito, ora ci deve essere per forza la discesa, infatti si parte infilandosi in un lungo toboga in mezzo agli alberi. Il terreno è un po viscido perché ultimamente è piovuto in abbondanza, ma si fila che è un piacere e con un po di saliscendi si arriva alla discesa del Beato. Qui il sentiero diventa roccioso e la strada punta decisamente verso il basso, c’è da stare attenti si raggiungono alte velocità, si arriva praticamente di nuovo a Costacciaro, la discesa è divertente e tecnica. Ora si risale di nuovo per uno dei miei sentieri preferiti lo Schioppo, che non viene percorso per intero, ma si devia per imboccare un sentiero che non avevo mai percorso e poco dopo si ritorna a scendere. Questa nuova discesa è veramente divertente e non averla mai percorsa mi ricorda che c’è sempre una strada nuova anche dove non te l’aspetti, è un single trak tutto curve e rilanci in mezzo agli alberi, che per l’occasione sono ricoperti di cartelloni pubblicitari e creano un ambiente molto racing. Il sentiero scorre via velocemente, e si riprende una delle salite percorse ad inizio tracciato, fino a ritornare verso il punto di partenza, prima però un’ultima salitina cattivissima e poi discesa fino al traguardo. Un gran giro, divertente panoramico e tutto da guidare, complimenti a chi ha disegnato il percorso, da rifare al più presto.